In un mondo in cui il prodotto tecnologico di stampo industriale – perfetto, massificato, appiattito nel gusto, sottoposto ad un mercato in cui nessuno si riconosce, nel quale l’identità delle persone e il valore delle cose è andato completamente perso, preferisco il prodotto unico non riproducibile realizzato dal vignaiolo in sinergia con la terra e la natura, con le sue imperfezioni e le sue debolezze; preferisco chi ha deciso che fare vino è un atto d’amore, di generosità, di solidarietà, di rispetto della terra, delle diversità, della bellezza, dei luoghi non violati; preferisco stupirmi ogni giorno della natura, della sua imprevedibilità, perché sono consapevole che la ricchezza e il valore di un vino è legato alla sua integrità, al fatto che è stato lavorato senza manipolazioni e artifici per risultati rapidi; preferisco sapere che il tempo e la pazienza sono importanti per far crescere e coltivare le cose a cui teniamo; preferisco non impoverirlo dei suoi contenuti; preferisco fare di tutto per far emergere la sua semplicità che porta con se complessità e profondità.
Preferisco raccontare le storie di questi vini vivi e del lavoro, delle persone che li hanno realizzati , vini che si evolvono e che compiono un cammino di cui il produttore ne è l’interprete, perché
Fare un vino è come raccontare, narrare una storia; berlo significa entrare nella storia e nella memoria di queste terre e di questi vini, con la propria storia.
Vini naturali
I vini che produciamo provengono da piccole e peculiari vigne localizzate nel territorio di Castelvenere nel sud Italia. Dopo aver venduto l’uva per diversi anni, abbiamo pensato che vinificare, nella vecchia cantina del podere, antiche uve autoctone provenienti da piccoli e vecchi vigneti, piantati secondo antichi criteri e con potenzialità inespresse, poteva rappresentare-un-importante-passaggio.
Così abbiamo deciso di curare le vigne in modo naturale e fare vini “Naturali”, senza sottoporli a manipolazioni e artifici tecnologici, senza uso di chimica di sintesi, per correggerli, cambiarli e trasformarli rubando al vino il suo terroire (territorio), la sua vera essenza. Cerchiamo di esaltare la fertilità della terra e i loro preziosi ecosistemi, convinti che solo ciò può ripristinare quegli importanti equilibri naturali che permetteranno di mettere in bottiglia vini in cui il territorio (vitigno, terra, microclima e uomo), l’artigianalità, la manualità, la sensibilità, l’osservazione e il recupero di vecchi vitigni e antiche vigne, permettono di realizzare vini unici che siano il frutto di queste piccole vigne.